La scuola cattolica
oggi in Italia.
Documento Pastorale
Presentazione
Questo documento pastorale è stato curato dalla Commissione episcopale per l´educazione cattolica attraverso ripetute consultazioni dei Vescovi e con la collaborazione di illustri esperti. Viene ora presentato con l´approvazione della Presidenza della Conferenza episcopale italiana, per mandato della XXI Assemblea generale (Roma, 11–15 aprile 1983), che ne ha approvato l´impostazione e chiesta la pubblicazione. Esso si inquadra nell´ampio orizzonte di rinnovamento del Concilio Vaticano II, al quale si collega per l´insegnamento contenuto nella dichiarazione «Gravissimum Educationis».
Adempie, inoltre, al preciso compito pastorale dei vescovi di
adattare alla situazione italiana le indicazioni generali espresse dalla sacra
Congregazione per l´educazione cattolica nel documento: «La scuola cattolica»,
del 19 marzo 1977. Pertanto il nostro documento, rivolgendosi alla comunità
cattolica italiana, prende in considerazione, oggi, in Italia, la scuola
cattolica nella sua realtà storica complessiva, ecclesiale e civile, culturale
ed educativa, istituzionale e progettuale. E ciò significa specificamente due
cose, che sono anche due connotazioni metodologiche per una corretta lettura del
testo. La prima: non si tratta qui di un documento ripetitivo degli altri – ai
quali rinvia – sulla dottrina riguardante la scuola cattolica. La seconda: si
tratta certamente di un documento datato per la situazione storica in oggetto;
tuttavia, esso non può essere considerato provvisorio per quanto concerne i
valori e le scelte pastorali di fondo che presenta.
Era necessario che i pastori facessero sentire una loro parola sul problema
dell´educazione e, più in particolare, sulla condizione italiana della scuola
cattolica. A questo proposito, però, sembra opportuno aggiungere che il grave
problema della scuola in Italia mai è stato disatteso dai vescovi italiani in
questi anni travagliati di crisi, di contestazioni e di riforme ancora in corso;
di volta ili volta, essi non hanno mancato di richiamare l´attenzione della
comunità cristiana del nostro Paese sui valori culturali, etici e religiosi che
devono essere presenti nell´opera educativa. Se l´attenzione pastorale dei
vescovi in Italia sì rivolge qui all´istituzione educativa cattolica, lo sguardo
però rimane costantemente aperto alla più ampia istituzione statale
dell´educazione scolastica.
Desideriamo cosi ribadire – come viene richiamato ora dal
nuovo Codice di diritto canonico (can. 798) – che è preciso dovere dei genitori
affidare i loro figli a scuole che provvedano all´educazione cattolica. Ma non
meno urgente sembra l´impegno dei fedeli e di tutta la comunità cristiana a
favorire le scuole cattoliche «cooperando secondo le proprie forze per fondarle
e sostenerle» – come lo stesso Codice sollecita (cf. can. 800 § 2). Esse devono
infatti considerarsi non solo frutto ed emanazione, ma vera «iniziativa della
chiesa particolare» (Giovanni Paolo II, Allocuzione ai vescovi della Lombardia
15 gennaio 1982, n. 6). Per questo, noi chiediamo alla società civile e allo
stato di garantire per tutti il reale esercizio della fondamentale libertà di
educazione. Ad una scuola cattolica che abbia una sua inconfondibile identità e
vocazione storica nel nostro paese noi guardiamo, consapevoli del prezioso
servizio che essa rende sia alla comunità ecclesiale sia alla società civile,
nonostante le non poche difficoltà e i pesanti condizionamenti che rendono assai
difficile la sua vita e la sua missione.
Noi, pero, siamo fiduciosi nel senso di responsabilità, di competenza
professionale e di impegno apostolico di tutti gli operatori delle nostre scuole
cattoliche di ogni ordine e grado, che in questi anni sostengono con ammirevole
sacrificio e generosa dedizione l´opera educativa dei nostri giovani. Ad essi
diciamo la nostra gratitudine, a nome pure dei milioni di genitori, i quali,
lungi dal delegare ad altri il compito di essere i primi educatori dei loro
figli, devono considerarsi a pieno titolo membri della comunità educante. Senza
di essi, infatti, nessuna opera educativa risulta efficace. Agli operatori
dunque delle scuole cattoliche – siano essi gestori, insegnanti e personale
ausiliario –, ai genitori e agli alunni noi consegniamo questo nostro testo per
un felice rinnovamento e incremento della scuola cattolica in Italia per gli
anni ´80. Lo consegniamo anche alle diverse associazioni, che affiancano e
sostengono l´impegno degli educatori e dei genitori, e a tutte le comunità
cristiane, perché sentano pienamente la responsabilità educativa delle nuove
generazioni e si facciano protagoniste di un progetto d´uomo e di società
originale, ispirato al vangelo, e perciò ricco di speranza per la chiesa e per
il mondo.
Roma, 25 agosto 1983, festa di s. Giuseppe Calasanzio.
+ Antonio Ambrosanio
Vescovo ausiliare di Napoli
Presidente della Commissione episcopale per l´educazione cattolica